Il numero di attacchi DDoS (Distributed Denial of Service) ai danni di siti, rete aziendali o applicazioni, è cresciuto in modo esponenziale in un solo anno: secondo il rapporto annuale Netstar 2014, il numero di aziende colpite dal 2013 è aumentato del 70%.
Un rapporto di Forrester Research ha messo in evidenza come bastino 100 dollari l’ora per affittare una botnet da cui lanciare l’attacco, e 9 dollari l’ora per pagare un “aggressore” che diriga l’attacco.
Nel dettaglio, un attacco DDOS consiste nell’inondare di richieste una determinata risorsa di rete al fine di paralizzarla: la botnet è infatti una rete di computer infettati da virus (all’insaputa dell’utente, e dunque controllabili a distanza) che invia i pacchetti volti al blocco del servizio da attaccare.
Un solo attacco può causare danni da mille a 100 mila dollari l’ora per la vittima: il rapporto sullo Stato di Internet relativo al primo trimestre 2014 di Prolexic/Akamai Technologies sostiene che gli attacchi DDoS sono stati in aumento del 50% in Europa nel primo trimestre di quest’anno.
Mentre la maggioranza dei Paesi a livello mondiale ha registrato una diminuzione nel numero di attacchi durante il primo trimestre del 2014, l’Europa ha registrato una crescita rispetto al trimestre precedente, aumento principalmente causato dagli attacchi che hanno avuto come obiettivi il settore retail in Gran Bretagna e i siti connessi alle Olimipiadi di Sochi in Russia.
Come proteggersi? Forrester consiglia alle azienda di dotarsi di funzioni come il “DDoS Mitigation”, un pacchetto contenente un set di tecniche volte al contrastare e al limitare gli attacchi di breve durata e, in generale, su piccola scala.
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