Vincenzo Nibali ha vinto la 101/a edizione del Tour de France. Il successo del corridore messinese nella Grande Boucle arriva 16 anni dopo quello di Marco Pantani. Nibali ha vestito la maglia gialla per 19 giorni e conquistato quattro tappe. L’ultima frazione, con arrivo a Parigi, è andata al tedesco Marcel Kittel.
“Un po’ di nervosismo, ma è normale. Sono ancora un po’ frastornato”. Sono state le prima parole di Vincenzo Nibali dopo il traguardo di Parigi che ha sancito la sua conquista della maglia gialla. Il corridore messinese, appena sceso dalla bici al termine dell’ultima tappa, è andato subito ad abbracciare e beciare la moglie Rachele e la figlia Emma Vittoria.
Lacrime e tanta emozione: così Vincenzo Nibali sul gradino più alto del podio del Tour de France. Il corridore messinese ha ammesso che “un’emozione così forte credo di averla provata poche volte nella vita. Qui, dal gradino più alto, è ancora più bello di quanto potessi immaginare. Non c’è niente di paragonabile”. “Grazie Tour, grazie francesi, grazie a tutti”, ha aggiunto il siciliano poco prima dell’Inno di Mameli sugli Champs-Elysees.
“È una gioia immensa, una gioia senza fine, ho i brividi in tutto il corpo”, dice Salvatore Nibali, il papà di Vincenzo, commentando dagli Champs Elysees, l’exploit del figlio al Tour de France. Circondato dalla moglie, dai parenti e dagli amici, Salvatore Nibali ha aggiunto: “Lo sapevo fin dall’inizio che si sarebbe arrivati a questo punto, da quando aveva 14 anni, dalla sua prima gara”. “Non è una meraviglia, è una gioia enorme”, ha concluso il signor Salvatore.
“Come regalo da Vincenzo voglio una delle maglie gialle. Dovrebbe venire qui ad agosto forse il 20 e ci sarà una grande festa”. Lo ha detto Carmen Nibali, sorella di Vincenzo, che si trova in Municipio a Messina insieme agli altri tifosi per festeggiare il ciclista messinese. “Ho sempre avuto – prosegue – un ottimo rapporto con mio fratello, é sempre stato molto determinato e testardo”.
“Un episodio curioso – prosegue – è avvenuto quando aveva 10 anni e gli hanno rubato una delle prime bici: è scoppiato a piangere. Non smetteva più era disperato e mio padre gli ha dovuto comprare un’altra bici. Mio padre lo segue da quando era piccolo perché anche lui è appassionato di bici quando a tredici anni Vincenzo voleva smettere gli ha dato uno schiaffo e mio fratello ha reagito ed è di nuovo salito sulle due ruote. Questa è la vittoria più bella sono sempre stata sicura che avrebbe vinto perché è un grande campione”.
E nel Paese, il ciclista messinese viene acclamato da tutti. A complimentarsi con lui il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano: “Congratulazioni a Vincenzo Nibali per l’importante vittoria e per la grinta e l’energia dimostrate dando onore allo sport italiano. Spero di potermi prossimamente complimentare di persona con lui e con gli altri azzurri che, a cominciare dalle campionesse in tennis e scherma, hanno raggiunto in questi ultimi tempi grandi successi”.