“Tutto si perde con la guerra, nulla si perde con la pace, mai più la guerra, penso soprattutto ai bambini ai quali si toglie la speranza, il futuro”. È l’appello di Papa Francesco durante l’Angelus per le tre aree di crisi mediorientale, irachena e ucraina. “Il Signore – ha aggiunto – conceda alle popolazioni e alle autorità la saggezza e la forza necessarie per portare avanti con determinazione il cammino della pace, affrontando ogni diatriba con la tenacia del dialogo”.
“Mai la guerra! Mai la guerra! Fermatevi, per favore. Ve lo chiedo con tutto il cuore: è l’ora di fermarsi!”. È l’accorato appello che Papa Francesco, con la voce rotta dalla commozione, rivolge alle parti in guerra nel Medio Oriente. “Penso soprattutto ai bambini, ai quali si toglie la speranza di una vita degna, di un futuro – osserva il Papa, al termine dell’Angelus in piazza San Pietro – Bambini morti, bambini feriti, bambini mutilati, bambini orfani, bambini che hanno come giocattoli i residui bellici, bambini che non sanno più sorridere”.
Dal Papa anche un appello a “tenere presenti le lezioni della storia” facendo prevalere con il dialogo, le “ragioni della pace”, affiché non si ripetano gli errori compiuti in passato e lo fa ricordando gli orrori della prima guerra mondiale di cui domani ricorrono i 100 anni.