Israele ha accettato di prolungare la tregua di dodici ore nella Striscia di Gaza: non utilizzerà le armi almeno fino a mezzanotte. Il governo di Netanyahu venerdì ha rifiutato la proposta di tregua per sette giorni proposta dal segretario di stato americano John Kerry. Durante queste ore di tregua intanto è permesso ai civili palestinesi di rifornirsi di cibo ed alle Ong presenti di distribuire le medicine e gli aiuti sanitari.
Hamas, che prima aveva accettato la fine delle ostilità, adesso invece dice di non aver fatto nessun accordo per estendere la tregua, che dunque sarebbe finita alle 20.
L’ultimo razzo lanciato su Israele è stato registrato a pochi minuti dall’inizio del cessate il fuoco. Il razzo ha colpito la regione di Eshkol senza provocare danni. Da quel momento la tregua sembra che sia rispettata sia da Israele che dalle autorità palestinesi.
Durante le prime ore di tregua sono stati ritrovati i corpi di almeno 35 palestinesi tra le macerie di diverse località della Striscia di Gaza. A riportare la notizia è l’emittente Al Jazeera secondo cui il bilancio, dall’inizio dell’operazione “Margine Protettivo”, dei morti sia salito a 900 vittime.
A proporre che la tregua venisse prolungata sono stati i ministri degli esteri di Francia, Usa, Italia, Qatar, Turchia, Germania e altri paesi. Il numero di morti ha superato quota mille tra i palestinesi, in 19 giorni di conflitto. Secondo l’Unicef tra le vittime ci sono quasi 200 bambini.