I miliziani dell’Isis hanno distrutto la “casa” del profeta Giona. Alcuni fedeli erano ancora dentro la moschea di Giona a pregare , nella città di Mosul, quando un gruppo di miliziani li ha costretti ad uscire ed allontanarsi a poca distanza costringendoli ad assistere alla distruzione del luogo di culto.
Sono gli stessi cittadini iracheni a raccontarlo. I miliziani del Califfato islamico, che ormai da oltre tre settimane controllano Mosul, sostengono che il luogo era diventato un centro di apostasia e non una meta di preghiera.
Il luogo di culto dedicato al profeta Giona era considerato, da sciiti e sunniti, uno dei più importanti luoghi di pellegrinaggio dei mussulmani ed anche uno dei più importanti monumenti. Per i fedeli mussulmani il luogo sarebbe sacro proprio perché il profeta Giona è citato nel Corano.
La struttura si trovava in un sito archeologico del VII secolo a.C. e quello, per i fedeli, sarebbe il luogo dove riposano le ossa del profeta Giona. La moschea fu restaurata durante il regime per ordine di Saddam Hussein.