La lettera di Silvio Berlusconi pubblicata da Il Giornale non ha lasciato indifferente il leader del Nuovo Centrodestra Angelino Alfano, che all’assemblea di partita chiarisce la sua posizione: “È venuto meno il punto più importante di tutti, quello sulla legge elettorale: quando risponderemo a Berlusconi lo faremo con poche righe chiedendo una posizione chiara sulla legge elettorale. Questo è un punto dirimente che non è risolto oggi e me ne dolgo perché era una buona occasione”.
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Alfano ha un’idea diversa per la riunificazione del centrodestra italiano: “Si ricostruirà un nuovo centrodestra con un processo faticoso e lungo, con la democrazia”, dice e poi illustra il cammino del Nuovo Centrodestra “con i Popolari di Mauro, l’Udc e un pezzo di Scelta Civica, partendo da tre cose che abbiamo in comune”.
Il leader di Ncd lancia un monito anche al governo e al presidente del consiglio: “Al governo e a Renzi diciamo chiaramente che sull’articolo 18 noi non scherziamo, non è uno slogan elettorale. Vogliamo che quel totem venga abbattuto: anche per Renzi significherebbe abbattere un vecchio totem della sinistra”.
Per Alfano senza il Nuovo Centrodestra “il paese sarebbe già nelle mani di Grillo”. Poi ha sottolineato: “Questo governo non è un monocolore del Pd, ma un governo in cui la rappresentanza dei moderati italiani ha il diritto di battersi per un fisco formato famiglia, la riforma del lavoro e quella della giustizia”.