Poco prima della mezzanotte di giovedì un gruppo di attivisti No Tav ha bloccato il tratto autostradale Torino-Bardonecchia all’altezza della galleria di Giaglione, vicino a Chiomonte. I manifestanti hanno bloccato l’autostrada in entrambe i sensi di marcia utilizzando alcuni pneumatici incendiati per sbarrare la strada. Si tratterebbe di un blitz improvviso che ha visto i manifestanti invadere l’autostrada in pochi minuti per poi dileguarsi nei boschi circostanti.
Gli scontri e le tensioni sono andati avanti fino alla tarda notte. Petardi, fuochi d’artificio e fumogeni sono stati esplosi contro gli operatori delle forze dell’ordine che hanno risposto con il lancio di lacrimogeni. Uno dei poliziotti impegnati nell’ordine pubblico è stato ferito ad una caviglia dopo l’esplosione di una bomba carta. Prima dell’inizio delle tensioni la Digos era riuscita a sequestrare una piccola struttura in legno utile per superare un torrente che si snoda intorno al cantiere. “L’avevamo detto – scrivono i No Tav su Twitter – e l’abbiamo fatto ancora una volta i no Tav si sono ripresi i luoghi storici della lotta”.
“Siamo davanti ad eventi criminali compiuti da persone, alcuni vengono anche dall’estero, che vogliono utilizzare un’opera per attaccare lo Stato. Non avranno alcun spazio”. Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture, Maurizio Lupi, commentando gli incidente della scorsa notte ai cantieri Tav in Val di Susa. “Non è un’opposizione all’opera – aggiunge – ma il tentativo di alcuni di attaccare lo Stato”. Agli autori Lupi ricorda che “siamo arrivati a 1,1 chilometri di galleria scavata”.