Una morte arrivata dopo due ore di agonia disumana. Josep Rudolph Wood è morto nel carcere di Florence, in Arizona, alle 15:49 ora locale. Ma l’iniezione letale gli era stata somministrata due ore prima, una situazione che non dovrebbe verificarsi in quanto secondo le autorità americane basterebbero dieci minuti per dare la morte al condannato in questo modo. L’uomo di 55 anni era da più di 20 nel braccio della morte ed era stato condannato a morte per un duplice omicidio commesso nel 1989.
Quella di Wood sembra però essere una storia destinata a sollevare un polverone negli Stati uniti. Infatti proprio il 21 luglio i legali dell’uomo avevano fatto richiesta alla corte di Appello di San Francisco di fermare l’esecuzione ed informare il condannato di quali fossero i farmaci usati per l’esecuzione. Ma questo non è successo e per l’uomo è stata una tragica e disumana fine lunga due ore. Ma questo non è il primo ed isolato caso. Infatti negli Usa questo è il terzo caso in pochi mesi.
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Non discuto sulla legittimità della pena capitale..ma quello che mi inorrididisce, è tutto il teatrino, le modalità e il macabro rito che precede una esecuzione negli usa.
Mi sembra di essere tornato all'antica roma ,quando l'imperatore di turno inscenava un testrino con un canovaccio di trama dove alla fine avveniva l',uccisione (vera) del condannato dall'attore principale(un boia vero e proprio).
E tanto difficile eseguire le esecuzioni come si fa in cina? un colpo di ak 47 alla nuca e buona notte, sicuramente più caritatevole