E’ slittato al 30 luglio l’incontro al Ministero dello Sviluppo economico tra governo, Eni, Regione siciliana, Comune di Gela, sindacati e Confindustria Sicilia sugli assetti produttivi e occupazionali della raffineria di Gela. La riunione era stata inizialmente fissata per domani, giovedì 24, ma è stato deciso di spostarla a dopo il 29 luglio, giorno in cui si svolgerà lo sciopero generale. La riunione del 30 però non sarà presieduta dal ministro Guido ma dal sottosegretario De Vincenti.
Confermato per il 28 luglio, a Gela, lo sciopero territoriale, con la partecipazione del leader della Cgil, Susanna Camusso mentre il giorno successivo si svolgerà lo sciopero nazionale con l’adesione dei 30 mila dipendenti dell’Eni che lavorano in Italia e la mobilitazione dei dipendenti della chimica e dell’Energia contro l’annunciato disimpegno dell’Eni a Gela.
Un disimpegno che, secondo il segretario provinciale della Cgil di Caltanissetta, Ignazio Giudice, “rischia di diventare un regalo alla mafia, lasciando le nuove generazioni esposte alla disoccupazione, all’emigrazione o all’arruolamento nella malavita organizzata”.