“La ripresa economica in Italia non è nemmeno iniziata”. Secondo l’analisi del Centro Sutidi di Confindustria, che nella sua analisi sull’andamento economico del mese di luglio assegna i voti ai diversi Paesi, in testa gli Stati Uniti, all’Italia non può essere promossa tra i Paesi che stanno rilanciando la loro economia. Secondo l’associazione degli industriali il Paese “era in crisi prima della crisi e continua a esserlo”. A conferma di quanto sostenuto da Confindustria la conferma di una dinamicità piatta per il Pil italiano. “Partendo da fermi l’impresa è più difficile, ma non impossibile se si agisce in prima battuta sul credito, sulla competitività – scrive Confindustria -e sugli investimenti pubblici. E se si lavora con ancor più lena sui molti fronti delle riforme, per restituire fiducia alle famiglie e alle imprese”.
La situazione economica del Belpaese e la sua drammaticità emerge dagli indicatori elencati nel rapporto di confindustria che conferma come la spesa delle famiglie sia rimasta bloccata dopo un fiacco 0,1 per cento del primo trimestre. Ma nonostante i bassi indicatori sulla spesa, l’indice di fiducia dei consumatori italiani è cresciuto al 6,4 per cento nel mese di luglio.
Il Centro Studi di Confindustria invece promuove l’economia a stelle e strisce che “grazie alla corretta sequenza e al pragmatismo delle politiche, si è instradata su un sentiero di solida espansione ed è ben oltre i picchi pre-crisi”. Voti positivi anche per l’India, che è tornata a “marciare più speditamente”, ma anche per la Cina non mancano i giudizi positivi “pur non tornando ai ritmi passati, ha acquisito una stazza tale da dare un forte contributo alla domanda internazionale”.