Novità sullo scandalo della carne scaduta distribuita alle più importanti catene di fast-food. Sotto accusa, secondo quanto riporta l’agenzia di stampa internazionale Misna, la multinazionale alimentare statunitense Osi Group, per un atteggiamento “non favorevole” nei confronti dei consumatori cinesi.
Ieri l’impianto di Shanghai, che rifornisce molti ristoranti McDonald’s e Kfc nel paese, è stato chiuso per avere mischiato carne scaduta con altra fresca, etichettando nuovamente i prodotti confezionati. L’agenzia ufficiale Xinhua ha accusato apertamente le catene di ristorazione straniere di “avere rifornito di carne scaduta anzitutto il mercato cinese, suscitando dubbi sui doppi standard nella sicurezza del cibo praticati dai fornitori o forse dagli stessi imprenditori”.
Media cinesi e in particolare il Global Post, capofila delle campagne di contenimento dell’influenza straniera, hanno preso posizione contro McDonald’s e Yum, concessionario locale delle catene Kfc e Pizza Hut per non avere esercitato un controllo efficace sui fornitori. Sia McDonald’s, sia Yum hanno bloccato l’approvvigionamento dall’azienda sotto accusa. Anche Starbuck’s che si riforniva di pollo da Yum ha annunciato di avere fermato gli acquisti in 12 provincie e in una municipalità.