“L’amore non parla il linguaggio dell’occupazione”, ma soprattutto, l’amore va oltre qualsiasi conflitto: #JewsandArabsrefusetobeenemies, israeliani e arabi non vogliono essere nemici, un hashtag che vale più di mille parole e che sta diventando virale soprattutto grazie alla foto-simbolo di Sulome, una ragazza libanese figlia di Terry Anderson, ex capo della sede medio-orientale dell’agenzia di stampa internazionale Associated Press, che bacia il suo fidanzato ebreo.
He calls me neshama, I call him habibi. Love doesn’t speak the language of occupation #JewsAndArabsRefuseToBeEnemies pic.twitter.com/CpqwxNM6ys
— Sulome Anderson (@SulomeAnderson) 13 Luglio 2014
“Lui mi chiama neshama (amore, in ebraico). Io lo chiamo habibi (amore, in arabo)”: il sostegno virtuale è arrivato in men che non si dica da tutto il mondo e basta sfogliare i post contenenti l’hashtag per rendersene conto. #JewsAndArabsRefuseToBeEnemies Tweet