Sono cinque i cittadini extracomunitari arrestati dalla Squadra Mobile di Messina con l’accusa di omicidio plurimo aggravato. Un palestinese, un arabo saudita, un siriano e due marocchini sono stati identificati come i presunti assassini di decine di profughi partiti dalle coste africane con i 561 arrivati a Messina domenica a bordo della Torm Lotte.
Sono stati tratti in arresto:
1. AL FALLAH Mhamed Morad, nato a Damasco (Siria) il 5.02.1993, operaio.
2. DAHMAN Youssef, nato a Fes (Marocco) il 18.11.1993.
3. ASBAOUI Abdrzakc, nato a Bnimlal (Marocco) il 26.02.1989.
4. ABUHDDAYED Saddam, nato a Khanyounis (Palestina), il 29.07.1989, commerciante.
5. RAJEB Jamal, nato in Arabia Saudita il 16.03.1982, imbianchino.
Decine di profughi sono state ammassate all’interno della stiva del barcone e chiuse dentro. I poliziotti hanno raccolto le testimonianze choc di cui è sopravvissuto. È stata tolta la scala interna e chiusa la porta dall’esterno eliminando così l’unica presa d’aria alla stiva. In pochi minuti il calore è diventato insopportabile e l’aria irrespirabile a causa dei gas di scarico del motore. La disperazione ha spinto quindi i prigionieri a forzare la porta e salire in coperta dove si è consumata la tragedia.
In tanti raccontano dei cinque arrestati, tra cui un imbianchino, un operaio ed un commerciante, che, scegliendo a caso le vittime, già in coperta o emersi dalla stiva, uomini o donne che fossero, hanno ucciso un numero che si aggira intorno alle 60 persone, poi buttate in mare.
I sopravissuti hanno visto i corpi di connazionali, amici e parenti, accoltellati o storditi a mani nude, scomparire in mare. Impotenti perchè minacciati a non muoversi, pena la stessa sorte. I cinque arrestati, sbarcati in Sicilia, hanno provato a farla franca, nascondendosi tra i profughi accolti a Messina. Tre di loro hanno poi cercato di scappare ma sono stati bloccati dai poliziotti, pronti a partire con un biglietto in tasca del pullman per Milano.
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Persino un saudita? Cmq questi animali devono pagarla cara....