Mancano due giorni al termine di scadenza per l’approvazione del contratto tra Alitalia ed Etihad e anche l’amministratore delegato Gabriele Del Torchio sa che è una corsa contro il tempo: in una lettera indirizzata ai dipendenti, l’ad spiega, insieme al presidente Roberto Colannino, i tempi e i passaggi della trattativa che porterà Etihad a investire 560 milioni per entrare con quota del 49%nel capitale della compagnia di bandiera italiana.
“Dopo settimane, mesi di duro lavoro che hanno coinvolto direttamente o indirettamente moltissimi di voi siamo ormai a un passo dal punto di svolta per Alitalia: il giorno 25 è prevista l’Assemblea dei Soci Alitalia per l’approvazione del contratto con Etihad ancora in via di definizione, la cui positiva conclusione è sottoposta a una serie di condizioni, tra le quali indispensabile è quella relativa al complesso degli Accordi Sindacali. È un punto di svolta perché ci può aprire le porte sul futuro ma è anche un punto di non ritorno: non ci sono dilazioni possibili, non ci sono altre strade. Non c’è più tempo”.
Ma non ci sono rassicurazioni per i dipendenti, che sanno che gli accordi “prevedono conseguenze dolorose”. Ma Del Torchio prova a spiegare: “Non abbiamo alternativa, abbiamo davanti un’opportunità vero che l’accordo con Etihad ci offre”. La preoccupazione è tanta: “Nonostante i tentativi dei giorni scorsi di ratificare quanto condiviso, oggi, a due giorni dalla scadenza che può decretare l’ingresso o meno di Etihad in Alitalia, siamo quindi in una situazione difficilissima, che rischia di vanificare tutto quello per cui abbiamo duramente lavorato fino ad ora e soprattutto di negare a questa Compagnia e a tutte le sue persone un futuro”.