Due pazienti di Sidney, affetti da Hiv e malati di cancro, sono stati liberati dal virus dell’Aids e dal tumore dopo aver ricevuto il trapianto del midollo spinale: l’annuncio è arrivato a Sidney proprio qualche ora prima dell’apertura a Melbourne della Conferenza Internazionale sull’Aids, al quale partecipano 12 mila delegati di quasi 200 paesi, funestata dalla morte di 6 delegati che erano a bordo del volo MH17 abbattuto in Ucraina.
I trattamenti sono stati effettuati presso l’ospedale St. Vincent’s di Sidney: il primo paziente soffriva di linfoma di Hodgkin e ha ricevuto il trapianto del midollo nel 2010 da un donatore che aveva due copie possibili di un gene che dà protezione contro l’Hiv; il secondo ha ricevuto nel 2011 un normale midollo per trattare una leucemia mieloide acuta. Entrambi rimagono comunque per precauzione in terapia retrovirale.
“È importante avvertire che in questa fase, questa forma di trattamento è troppo pericolosa per trattare pazienti di solo Hiv, ma vi è un potenziale per usare i trapianti con modalità efficace contro l’Hiv nel futuro” ha riferito Sam Milliken, coordinatore della ricerca e direttore dell’Unità di ematologia e di trapianti di midolo spinale del St. Vincent’s. È infatti ancora troppo presto parlare del trapianto di midollo come cura contro il virus dell’Aids: la procedura, oltre che essere complicata e costosa, può portare alla morte nel 10% o più dei casi.
“Questo è un risultato inaspettato e formidabile per le persone con malattie maligne e Hiv. Può anche darci una visione del tutto nuova sull’Hiv, utilizzando i principi del trapianto di cellule staminali”, ha concluso Milliken.