Sara Tommasi soffre di “un disturbo di personalità borderline con una percezione di sé particolarmente instabile, aggravata da forti abusi di sostanze stupefacenti del tipo cocaina”: è quanto emerge dalla perizia psichiatrica ordinata dalla procura di Roma nell’ambito del processo per il presunto stupro per induzione ai danni della show girl, che vede sul banco degli imputati Federico Di Vincenzo, ex manager della Tommasi, gli attori Pino Igli Papale e Fausto Zulli, e il regista Alessandro Occhiobuono, in arte Max Bellocchio.
Nell’udienza del 18 luglio sono stati ascoltati i periti che hanno ripercorso, attraverso una relazione depositata il 9 aprile dell’anno scorso, le fasi della patologia che ha afflitto Sara Tommasi: Antonello Crisci, specialista in neurologia, lo psichiatra Antonio Iaccarino e la psicologa forense Nicoletta Sansone, hanno voluto evidenziare la gravità della situazione in seguito al ricovero con TSO all’ospedale Sant’Eugenio di Roma avvenuto lo scorso anno alcuni giorni dopo la realizzazione della pellicola hard incriminata.
Attraverso l’esame delle urine contenuto nella cartella clinica che figura agli atti processuali, sono emerse infatti tracce marcate di cocaina. L’udienza è stata rinviata al prossimo 1 ottobre.