Si contano le prime vittime dell’incursione di terra cominciata nella tarda serata di ieri a Gaza: a perdere la vita è stato un soldato israeliano. “Stiamo cercando di capire le circostanze in cui ciò è accaduto”, ha spiegato il portavoce militare generale Moti Almoz.
Ma non è il solo. Sono già decine, tra cui un neonato di 5 mesi, le vittime dell’offensiva di terra israeliana nella Striscia di Gaza. Tre ragazzi di età compresa fra 12 e 16 anni sono stati uccisi dal fuoco dell’artiglieria israeliana nel nord della Striscia di Gaza. Lo riferisce l’agenzia di stampa palestinese Maan.
Il totale provvisorio dei morti a Gaza sale a 260 dall’inizio dell’offensiva, fino a giovedì solo aerea, tra il 7 e l’8 luglio, riferisce il capo dei servizi di ermergenza di Gaza, Ashraf al-Qudra. I feriti sono 1.850. Tra gli israelini si conta una sola vittima e decine di feriti.
Ieri sera il premier israeliano, Benjamin Netanyahu ha dato il via all’invasione di Gaza via terra: “Colpiremo i tunnel che arrivano da Gaza fin dentro Israele”. Dopo qualche minuto dalla dichiarazione dell’attacco è seguito il commento di Hamas: Israele pagherà “un alto prezzo” per l’invasione di Gaza che Hamas bolla come “insensata” e dalle “terribili conseguenze”.
L’obiettivo dell’offensiva nella Striscia di Gaza non è abbattere il governo di Hamas, che gestisce l’enclave dal giugno 2007. Lo ha specificato un portavoce dell’esercito israeliano. “Stiamo continuando ora con l’operazione di terra a colpire la rete delle infrastrutture di Hamas (la rete di tunnel tra le frontiere ed i nascondigli) in molte zone in tutta la Striscia di Gaza”, ha spiegato il tenente colonnello Peter Lerner portavoce dell’esercito israeliano.
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