Sgominato un traffico di droga tra le province di Messina e Catania. I carabinieri hanno eseguito questa mattina tra Messina, Venetico (Messina) e Palagonia (Catania), undici ordinanze di custodia cautelare nei confronti di altrettante persone con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata allo spaccio di droga nell’ambito dell’operazione “Intreccio”. Cinque si trovano in carcere, cinque ai domiciliari e una persona ha l’obbligo di dimora.
I militari dell’Arma hanno sgominato una banda che spacciava in particolare hashish e marijuana. Secondo quanto emerso dalle indagini l’attività era gestita dal messinese Francesco Turiano, classe 1984, detto “Nino testa”, ed era rivolta ad un pubblico di consumatori giovanissimi delle province di Messina e Catania, con droga proveniente dalla Lombardia.
Le indagini, condotte tra il gennaio del 2011 ed il settembre del 2012 dai militari hanno consentito di accertare l’esistenza della struttura dedita allo spaccio di stupefacenti.
Tutto ha avuto inizio nel gennaio del 2011, a seguito della collaborazione di una donna, legata da vicoli sentimentali a personaggi inseriti in sodalizi dediti al traffico di sostanze stupefacenti. È nata da qui la rete di intercettazioni che, in pochi mesi, si è via via ampliata ed ha portato a monitorare anche numerose utenze cellulari che gli indagati intestavano fittiziamente a cittadini stranieri.
L’indagine si è, inoltre, “intrecciata” anche con un grave fatto di sangue verificatosi la notte del 10 febbraio 2012 a Spadafora (Messina) e che ha visto protagonisti alcuni degli indagati.
Custodia cautelare in carcere
Arresti domiciliari
Obbligo di dimora