Due operai della metropolitana di Mosca sono stati arrestati con l’accusa di aver provocato il deragliamento di ieri, 15 luglio, in cui sono morte 22 persone: lo rende noto il comitato investigativo, sottolineando il fatto che altri funzionari potrebbero essere arrestati. Gli investigatori russi hanno preannunciato la formalizzazione delle accuse di violazione delle norme di sicurezza nei confronti dei due, Valery Bashkatov, caposquadra manutenzione, e del suo assistente Yuri Gordov.
A maggio la metropolitana aveva avviato dei lavori per l’installazione di una serie di scambi volti alla messa in funzione di una nuova linea di rotaie: Vladimir Markin, portavoce del comitato, ha spiegato tramite una nota che “i lavori non sono stati condotti in modo adeguato. Uno scambio è stato fissato con un cavo da tre millimetri, che si è spezzato”.
“Gli investigatori intendono identificare e incriminare tutte le persone coinvolte in questa tragedia, dagli esecutori ai dirigenti, che avrebbero dovuto controllare e garantire pienamente la sicurezza del trasporto metropolitano di Mosca”, ha aggiunto Markin.
Nel frattempo, le autorità moscovite hanno indetto per oggi, 16 luglio, una giornata di lutto cittadino per quello che è considerato il peggiore incidente nella storia della metropolitana di Mosca, inaugurata da Stalin nel 1935.