Santa Rosalia, la patrona di Palermo, fa ancora miracoli. Era il 1625 quanto liberò il capoluogo siciliano dalla peste e da allora non ha smesso di operare prodigi.
L’ultima testimonianza la racconta il parroco della Cattedrale, monsignor Filippo Sarullo, durante la messa di apertura dei festeggiamenti in onore di Santa Rosalia (oggi la processione per le vie cittadine e poi i tradizionali giochi d’artificio). Sull’urna che contiene le sue reliquie, come riporta il Giornale di Sicilia, una donna della provincia di Roma ha pregato insieme al marito e ai due figli gemelli. La testimonianza del “miracolo” della Santuzza.
La donna, dopo due anni di matrimonio, si era rassegnata all’idea di non poter avere figli, sottolineata dal parere medico. Ma nel 2011 le apparve in sogno una donna che le disse di essere Santa Rosalia. La signora allora le confidò che non sarebbe diventata madre e la Santa le accarezzò la guancia e le disse: “Tu avrai dei figli”.
L’indomani la donna, non conoscendo la patrona palermitana, ha cercato informazioni su internet. Dopo un mese ha scoperto di essere incinta. A Palermo è venuta per ringraziare la Santuzza del dono che ha ricevuto. In Cattedrale ha lasciato “due ex voto – racconta il parroco al quotidiano – due medagliette in oro con il nome dei bambini. La femminuccia ha per secondo nome Rosalia. È stata una grande emozione vedere che il sogno ancora una volta si ripete”.