“Userò il bastone contro i preti pedofili, come fece Gesù”. Ferma la posizione di Papa Francesco che ha rilasciato una lunga intervista al quotidiano “La Repubblica”. “La corruzione di un fanciullo è quanto di più immondo possa immaginarsi, e questi fatti succedono anche in famiglia”, afferma ancora il Pontefice.
Il Pontefice sottolinea come “la lebbra” della pedofilia si annidi anche dentro la “casa” della Chiesa, “il due per cento dei pedofili sono sacerdoti e perfino vescovi e cardinali”, denuncia il Papa, che sottolinea: “Uno stato di cose insostenibile ed è mia intenzione affrontarlo con la severità che richiede”.
“Molti miei collaboratori che lottano con me mi rassicurano con dati attendibili che valutano la pedofilia dentro la Chiesa al livello del due per cento”, spiega ancora Papa Francesco a Eugenio Scalfari. Poi aggiunge: “Questo dato dovrebbe tranquillizzarmi ma debbo dirle che non mi tranquillizza affatto. Lo reputo anzi gravissimo. Il due per cento di pedofili sono sacerdoti e perfino vescovi e cardinali. E altri, ancor più numerosi, sanno ma tacciono, puniscono ma senza dirne il motivo”.
Il Santo Padre torna a parlare anche di contrasto alla mafia: “Sulle processioni e gli inchini ai boss troppi sacerdoti sorvolano sulla mafia, ma le cose cambieranno e la nostra denuncia sarà costante”.
Alla processione di Oppido Mamertina, sottolinea ancora il Papa, “erano migliaia gli intervenuti. Poi la statua della Madonna delle Grazie si è fermata davanti alla finestra del boss che è in custodia per ergastolo. Appunto, tutto questo sta cambiando e cambierà”. “Alcuni sacerdoti tendono a sorvolare sul fenomeno mafioso”, aggiunge il Pontefice, “naturalmente condannano i singoli delitti, onorano le vittime, aiutano come possono le loro famiglie, ma la denuncia pubblica e costante delle mafie è rara”.
Poi un riferimento al celibato dei sacerdoti sul quale Francesco dice “troverò una soluzione”. “Il celibato” dei sacerdoti “fu stabilito nel X secolo, cioè 900 anni dopo la morte di nostro Signore. La Chiesa cattolica orientale ha facoltà fin d’ora che i suoi presbiteri si sposino. Il problema certamente esiste ma non è di grande entità. Ci vuole tempo ma le soluzioni ci sono e le troverò”, conclude Papa Francesco.