Più di mille operai irregolari che percepivano gli straordinari in nero: una maxi operazione della Guarda di Finanza di Lodi ha svelato un assurdo giro di lavoro in nero, con una somma evasa che ammonta a circa 4,5 milioni di euro, sfuggiti ai contributi previdenziali. I responsabili inoltre sono stati denunciati per documenti fiscali falsi e truffa aggravata, collegata anche ad una indebita cassa integrazione.
Ad essere coinvolte due cooperative che emettevano buste paga con trasferte mai eseguite dal lavoratore che così percepiva i compensi per il lavoro straordinario prestato. Così gli straordinari non erano soggetti alla tassazione. I lavoratori che si rifiutavano di accettare questo pagamento venivano costretti a fare lavori più pensati, senza la possibilità di straordinari.
Ad aggravare la situazione, alcuni sindacalisti sarebbero stati compartecipi del sistema. I rappresentanti delle due cooperative inoltre avevano chiesto e ottenuto l’ammissione alla cassa integrazione in deroga per migliaia di ore di lavoro. Solo una delle cooperativa invece aveva ricevuto un finanziamento dalla Regione Lombardia, per un progetto a beneficio del benessere dei dipendenti.