Ancora crolli a Napoli. Sembra che nel capoluogo partenopeo si sia diffusa un po’ di psicosi dopo la morte del giovane Salvatore Giordano colpito dai calcinacci caduti dal soffitto della Galleria Umberto I di Napoli.
Una morta assurda, una morte che non può trovare alcuna giustificazione. La Procura della Repubblica di Napoli ha emesso 45 avvisi di garanzia nell’ambito dell’inchiesta sulla sua morte.
I reati ipotizzati sono omicidio colposo e crollo colposo. Tra i destinatari ci sarebbero tre funzionari dell’ufficio tecnico del Comune di Napoli, amministratori e proprietari di locali dell’ala della galleria interessata dal crollo.
Intanto un esponente dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli denuncia che in città si sono verificati altri episodi simili. “Sono piovuti calcinacci all’improvviso in testa ai passanti che sono fuggiti spaventati – ha fatto sapere -. Nello stesso punto era avvenuto un crollo simile esattamente il 31 maggio scorso”.
“Poteva avvenire una tragedia, questo è solo l’ennesimo episodio. Sono mesi che segnaliamo i cedimenti della Galleria come di tanti altri monumenti e civili abitazioni – ha denunciato insieme al conduttore radiofonico Gianni Simioli – senza che nessuno ci ascolti”.
“Una città non crolla all’improvviso – ha ribadito -, ci vogliono decenni di incuria e strafottenza da parte delle istituzioni e di molti privati per arrivare ad un simile di degrado e pericolosità che adesso mette ogni giorno a rischio l’incolumità di tutta la cittadinanza. Sembra essere tornati all’epoca dei bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale”.