Un miglioramento dei risultati alle elementari con una riduzione del divario tra regioni e buone performance negli Istituti tecnici del centro-nord, soprattutto in matematica, al passo con quelle dei licei: è quanto emerge dalle rilevazioni Invalsi sull’apprendimento degli studenti (2013-2014) presentate oggi dall’Istituto di valutazione nella sede del ministero dell’Istruzione.
A livello territoriale le regioni che si piazzano in cima alla classifica sono Friuli Venezia Giulia, Veneto e Marche: in Calabria i risultati delle prove degli studenti di scuola media e superiore precipitano verso il basso, con “risultati tra i più bassi in assoluto e significativamente al di sotto della media italiana”, mentre la Sicilia si posiziona al fondo della classifica.
“La valutazione è fondamentale per capire in quali zone concentrare le risorse del ministero – ha spiegato Roberto Reggi, sottosegretario all’Istruzione- è uno strumento importante di cui non dobbiamo avere paura, ma invece apprezzare tutta l’importanza per migliorare la scuola italiana. Ciò che conta non è tanto il valore assoluto, ma la fotografia di oggi confrontata con quelle degli anni precedenti, cioè il trend di crescita o decrescita del nostro sistema”.
“L’Invalsi produce dati su come stanno funzionando le scuole e fornisce evidenze per migliorare ed evolvere, per formulare giudizi, per aiutare il Miur ad attuare progetti per sostenere le scuole in maggiore difficoltà – ha sottolineato anche il presidente Invalsi, Annamaria Ajello – Ma anche dati che aiutano le singole scuole a riflettere e ragionare sui propri esiti. L’Invalsi è consapevole che i dati non raccontano tutto ciò che avviene a scuola nel campo dell’apprendimento, ma gli esiti delle prove rappresentano un elemento per avviare il processo di autovalutazione che le scuole effettuano”.