Dei vasi sanguigni artificiali, creati mediante l’uso di una stampante 3D: è l’impresa compiuta da un team di ricercatori della University of Sidney, in collaborazione con gli atenei di Harvard, Mit e Stanford, i cui risultati sono stati pubblicati su Royal Society of Chemistry.
Tramite una bio-stampante, l’equipe di specialisti ha creato delle minuscole fibre che fungevano da “impalcature” per i vasi sanguigni artificiali, la cui struttura è stata poi ricoperta da un materiale a base di proteine e ricco di cellule.
Luiz Bertassoni, a capo del team, ha spiegato che “le fibre sono state poi rimosse per lasciare una rete di minuscoli canali ricoperti di cellule endoteliali umane, che si sono auto-organizzate formando capillari sanguigni stabili in meno di una settimana”.
“È un passo da gigante, ma siamo ancora lontani dalla fabbricazione di organi su ordinazione, anche se la direzione è quella giusta – ha proseguito Bertassoni – il traguardo è quello di poter recarsi in ospedale e procurarsi un organo completo bio-stampato, con tutte le cellule, le proteine e i vasi sanguigni al posto giusto, semplicemente premendo il pulsante della stampante”: il problema maggiore nella produzione di tessuti grandi e di organi è, appunto, lo stampare parti del sistema circolatorio umano, e la creazione dei vasi sanguigni, e dunque di un sistema di trasporto funzionale, è un enorme traguardo.