L’eliminazione del Brasile ai Mondiali 2014 ha destato forte preoccupazione per i risvolti sociali dell’evento. La manifestazione sportiva era partita sotto i peggiori auspici, con grosse proteste e qualche scontro alimentato da chi ha trovato ingiusto spendere 11 miliardi di euro per nuove infrastrutture – alcune mai completate – mentre nelle favelas il degrado miete vittime. Con la Seleçao fuori dai giochi, sono partiti i primi segnali di reazione: a San Paolo, subito dopo la partita, sono stati dati alle fiamme ben 20 autobus dell’azienda privata Vip.
Alcuni sconosciuti mascherati hanno incendiato altri tre autobus di linea: l’azienda di trasporti Spt ha dovuto richiedere l’intervento della polizia per poter proseguire il servizio notturno. Ma ad essere presi di mira sono stati anche i negozi, rapinati e saccheggiati: distrutto un punto della catena “Ponto Frio”, nella periferia della città. La polizia di San Paolo ha arrestato due uomini e quattro adolescenti.
Anche a Belo Horizonte si sono verificati diversi episodi di violenza: otto persone sono state arrestate mentre 12 sono rimaste ferite. In manette sei giovani anche a Rio: avevano rapinato alcuni tifosi stranieri che assistevano alla partita nel Fan Fest della Fifa, a Copacabana.
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IL CALCIO COME OPPIO DEI POPOLI ? FINO A IERI I "BRASILERI" FACEVANO PROTESTE E DISORDINI CONTRO I MONDIALI...ADESSO LI FANNO PERCHE' HANNO PERSO. ALLORA, CHE CACCHIO VOGLIONO ?
fanno bene ad incazzarsi visto che oltre la metà della popolazione brasiliana muore di fame
I disordini a San Paolo,o nel resto delle città "brasileire" non sono forse una novità,ma qualcosa di cui non si parla spesso o non si parla affatto,forse era scontato che una sconfitta del Brasile avrebbe solo alimentato il malcontento tra le favelas,dando occasione di creare caos anche alla criminalità locale ed ai più facinorosi in cerca solo di una scusa per poter dare sfogo alla propria voglia di vandalismo. Ciò non toglie che agli occhi di molti le nuove infrastrutture diventano uno spreco,e non mi riferisco solo al Brasile o i mondiali,basta guardare in casa nostra,expo 2015 vi dice nulla? La cosa più grave dei disordini di questi giorni in Brasile sono i disordini antecedenti ad i mondiali,di cui ovviamente noi non sappiamo nulla,ma come capita per le grandi manifestazioni sulle città viene posta una maschera,solo in pochi si chiedono cosa ci sia dietro.
Ecco una nazione e un popolo che di certo non devono darci lezioni..
non dimentichiamoci, MAI, che questi sono coloro che hanno dato l'asilo politico al TERROSISTA italiano Battisti.
Non ci potevamo attendere né meglio né di meno.
Almeno i brasiliani protestano e i piu pacificamente (solo che non fa notizia oltre oceano). in italia che si fa? Si assiste al mose,all expo, al ruba ruba del figlio,del cugino,del amico del parente del politico di famiglia. Bravi! Me ne rimango in Brasile!