Sulla moneta virtuale, Bitcoin, arriva una doppia stretta. Infatti la moneta virtuale diffusa in quasi tutto il mondo è finita sotto la lente di ingrandimento dell’Unità di informazione finanziaria della Banca d’Italia, ma non solo. Anche il procuratore generale di Roma, Luigi Campoli, ha lanciato l’allarme suklla nuova moneta.
Secondo Bankitalia il Bitcoin: “Presenta il potenziale rischio di riciclaggio e finanziamento del terrorismo” e secondo via Nazionale sembra essere significativo il numero, circa 1700. di segnalazioni sulle frodi informatiche legate ai bitcoin nel 2013. Gli stessi rischi che in qualche modo vede il magistrato romano che solleva delle perplessità perchè il bitcoin “non offre chiarezza e tracciabilità”.
“Già sette mesi fa in occasione della inaugurazione dell’anno giudiziario 2014, avevo segnalato il fenomeno bitcoin rappresentandone i rischi, che continuano a persistere. Il sistema – scrive Luigi Campoli – ha sicuramente un suo fascino, che riceve dalla facilità di cambio e dalla generale semplicità di tutte le operazioni il migliore consenso. Ma a mio avviso è proprio la immediata diffusione del fenomeno ad impensierire. La generale indeterminatezza e la generica individuazione di sicuri punti o valori di riferimento economico e commerciale suggeriscono, infatti, adeguata prudenza e specifica normativa
Continuano quindi i tavoli di dibattito sulla moneta elettronica, ma non arrivano allarmi solo dall’Italia. Infatti pochi giorni fa l’Autorità bancaria europea ha consigliato a tutte le istituzioni finanziarie di “non acquistare, detenere o vendere” moneta virtuale senza alcun regolamento.