Otto ore di pioggia e l’esondazione di un fiume che ha messo in ginocchio un’intera zona di Milano. Una giornata difficile per il sindaco Giuliano Pisapia, che alla fine ha riferito in Aula: “Faremo tutto il possibile per risarcire i danni”, ha assicurato sull’emergenza Seveso “La situazione è complessa e stiamo valutando se chiedere lo stato di calamità naturale”.
Le scuse del primo cittadino di Milano arrivano però con una precisazione: “Se fossimo stati avvisati per tempo avremmo lanciato l’allerta meteo”, poi ha ammorbidito i toni: “D’altro canto mi rendo conto che una situazione del genere era imprevedibile”.
Pisapia chiederà l’intervento del governo, mentre dai banchi dell’opposizione si è levata una dura protesta a suon di “Tre anni con Pisapia e zero fondi per il Seveso”.
Mentre a Milano monta la protesta, a Monza scatta l’allerta: il fiume Lambro entra in piena e il comune ha subito lanciato un appello affinché i cittadini si tengano alla larga dal corso d’acqua, sigillando i piani bassi e utilizzando sacchetti pieni di sabbia per proteggere gli ingressi degli edifici.