Lo aveva annunciato il 28 giugno scorso e, salvo sorprese dell’ultimo minuto, Francesca Pascale oggi si iscriverà all’Arcigay di Napoli. La decisione della fidanzata di Silvio Berlusconi arriva dopo l’apertura del leader di Forza Italia alle unioni civili che ha suscitato più di una perplessità all’interno del partito.
Il tesseramento della Pascale è previsto per le 18. Con lei saranno presenti Alessandro Cecchi Paone e il presidente Arcigay partenopeo Antonello Sannino: “Questo tesseramento segna per la politica italiana l’inizio di una nuova era che colmi il grave vuoto legislativo sui diritti Lgbti”, spiega Sannino che aggiunge: “Esattamente dieci anni fa ci fu il coming out pubblico del capo del Partito Liberal Democratico tedesco Guido Westerwelle, che si presentò ad una cerimonia ufficiale col compagno senza che questo destasse minimamente scandalo e creasse pregiudizi alla successiva nomina a vicecancelliere del paese che anche per la capacità inclusiva che ha avuto è oggi il più potente dell’Unione”.
Il passo della Pascale quindi viene visto da Sannino come un passo in avanti nella lotta per i diritti dei Lgbti: “Nel 2014 l’Italia è ancora tra gli ultimi paesi dell’Unione Europea quanto a diritti dietro Albania, Romania, Grecia, ed alle spalle di paesi che hanno discusso e approvato da decenni leggi a favore dei più elementari diritti delle persone Lgbti”.
Ma non tutti sono d’accordo con il presidente di Arcigay Napoli. L’associazione I Ken, ha lanciato l’appello “Boycott Francesca Pascale madrina dei gay” e in una nota scrive: “È un’azione politica molto pericolosa ed insidiosa sia per le persone gay che per la nostra città. La “donna” di Berlusconi oltre ad essere napoletana è stata già protagonista nella nostra ragione di attività politica sempre tesa a sostenere colui che ella stessa chiama suo leader, presidente e fidanzato. La Pascale ritorna nella nostra Napoli, grazie alla compiacenza politica di Arcigay e l’interesse estetico di pochi, rischiando, attraverso l’attenzione dei media, di creare quell’icona POP modello “Evita pane e pummarole” capace di rafforzare il centrodestra a Napoli, mirando al voto gay già alle prossime elezioni del consiglio regionale”.
“Dopo aver subito insulti di ogni tipo da rappresentati del Popolo della Libertà/Forza Italia in questi anni – continua la nota – non possiamo essere e non dobbiamo essere complici dello “sbiancamento” dell’immagine del suo presidente Silvio Berlusconi”.
Per aderire all’appello si può mandare una mail a info@i-ken.org
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perché se a favore dei froci si schiera la sinistra è una cosa giusta ed invece se a schierarsi è uno di F.I. diventa una cosa iniqua ? Insomma essere recchioni è bello oppure no ?
A Riccardo: avoglia se è bello! il problema qui sta nella strumentalizzazione politica di un tema (delicato) che all'estero è passato ormai quasi in secondo piano. ma com'è che esiste ancora gente omofoba come te?