Dopo settimane di silenzio, Massimo Giuseppe Bossetti, il muratore in carcere dal 16 giugno per l’omicidio di Yara Gambirasio, ha chiesto di essere interrogato dal pm. L’incontro con gli inquirenti accadrà martedì prossimo e sarebbe la prima volta che l’uomo parla con il pm, dal momento che per due volte si era avvalso della facoltà di non rispondere, confrontandosi solo col gip per la convalida del fermo.
Bossetti ha sempre ribadito di voler dimostrare la propria innocenza e intende farlo anche martedì. Venerdì ha incontrato i suoi legali, Silvia Gazzetti e Claudio Salvagni. La Procura e i difensori sono in attesa di una serie di accertamenti. Ad esempio la Procura ha chiesto la consulenza sui peli trovati sul corpo di Yara, sia quelli umani che quelli animali. Inoltre bisogna fare chiarezza sui Dna maschile e femminile non ancora attribuiti, trovati sui guanti di Yara.
Contro Bossetti resta il Dna ritrovato sugli slip della ragazzina di Bembrate Sopra, uccisa il 26 novembre del 2010. Lui, il figlio illegittimo dell’autista di Gorno, si è sempre dichiarato innocente. Adesso bisognerà aspettare martedì per scoprire cosa ha da dire ai giudici.