Un tesoro fatto di diamanti, denaro e orologi preziosi è stato trovato in un’abitazione, in provincia di Frosinone, nella disponibilità di Silvio Fanella, l’uomo ucciso ieri a Roma con diversi colpi di pistola al petto.
Gli inquirenti hanno trovato 34 bustine contenenti diamanti, 284mila dollari in contanti e 118mila euro. Nel corso della perquisizione sono stati trovati anche 5 orologi preziosi tra cui un Rolex con diamanti.
Fanella è stato ucciso ieri in un appartamento in via dei Gandolfi dopo una lite. Le indagini hanno preso una piega diversa rispetto a alla pista dell’agguato: Fanella sarebbe stato ucciso durante un tentativo di sequestro finito male.
Ne sono convinti gli inquirenti della procura di Roma. Le indagini portano a escludere che i tre killer si fossero recati in via Gandolfi per ucciderlo. Ad avvalorare la tesi il ritrovamento di una sacca con fascette e cerotti, strumenti di norma usati per fare un sequestro. Chi indaga è convinto che gli assassini volessero sequestrare e torturare Fanella per ottenere informazioni sul tesoro in suo possesso.
La vittima ha comunque risposto al fuoco tanto che uno dei tre killer è stato ferito a un gluteo: si tratta di Giovanni Battista Ceniti, ventinovenne di origini genovesi, un tempo vicino all’ambiente di Casa Pound. I suoi due complici l’hanno abbandonato davanti al portone dello stabile, dove le forze dell’ordine l’hanno trovato privo di sensi.
Secondo gli inquirenti Fanella sarebbe stato il cassiere del gruppo riconducibile all’imprenditore Gennaro Mokbel. Entrambi sono rimasti coinvolti nel processo per il maxi-riciclaggio Telecom Italia Sparkle – Fastweb da due miliardi di euro. Fanella era stato condannato a 9 anni di reclusione dal tribunale nell’ottobre scorso.