L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e la European Respiratory Society (ERS) hanno presentato a Roma il programma di intervento per l’eliminazione della tubercolosi nel mondo, partendo dai Paesi con bassa incidenza, tra cui l’Italia.
Nel dettaglio, il programma si focalizza su 33 Paesi dove si contano meno di 100 affetti per milione di abitanti: dopo una fase di “pre-eliminazione”, che ha come obiettivo il ripristino del tasso annuale a meno di 10 casi per milione di abitanti, l’intento è quello di “eliminare completamente” la tubercolosi entro il 2050, il cui l’eliminazione completa prevede massimo 1 caso per milione ogni anno.
Nelle aree coinvolte dal progetto, sono 155 mila le persone che ogni anno si ammalano di tubercolosi e, tra queste, 10 mila ne muoiono: “Antibiotici potenti e migliori condizioni di vita hanno quasi debellato la malattia da molti Paesi ad alto reddito, ma non abbiamo ancora vinto – ha spiegato Giovanni Battista Migliori dell’Ers – E se commettiamo errori adesso, la Tubercolosi potrebbe riproporsi, anche con forme più resistenti ai farmaci”.
Il programma di intervento si basa su approcci che si sono già dimostrati efficaci ed è stato sviluppato con esperti provenienti dai Paesi a bassa incidenza e adatto a partire dalla nuova strategia globale dell’Oms contro la tubercolosi – “2016-35” -, approvata dall’Assemblea Mondiale della Sanità lo scorso maggio.
Il piano si sviluppa in otto punti:
1. Garantire sostegno finanziario per la pianificazione e per i servizi di elevata qualità
2. Priorità ai gruppi più vulnerabili e difficili da raggiungere
3. Servizi speciali ai migranti e attenzione alle questioni transfrontaliere
4. Effettuare lo screening per la Tubercolosi attiva e per l’infezione tubercolare nei gruppi ad alto rischio e fornire un trattamento appropriato; gestire le epidemie
5. Ottimizzare la prevenzione e la cura della Tubercolosi multi-resistente
6. Garantire una sorveglianza costante, il monitoraggio e la valutazione dell’intervento
7. Investire in ricerca ed in nuovi strumenti
8. Sostenere il controllo globale della Tubercolosi.
“I Paesi a bassa incidenza di tubercolosi sono già in possesso dei mezzi per ridurre drasticamente i casi di Tubercolosi entro il 2035 – ha spiegato Hiroki Nakatani, Vice Direttore Generale dell’OMS – Il fondamento è una copertura sanitaria universale, che assicuri a tutti l’accesso ai servizi sanitari necessari senza causare difficoltà economiche. La chiave è indirizzare interventi mirati a favore delle persone che ne hanno maggiormente bisogno”.