Il Brasile è in semifinale ed è quello che conta più di tutto, per il popolo brasiliano e per gli organizzatori. Ma è ancora una sofferenza, anche oggi che tutto sembrava più facile rispetto alle precedenti esibizioni. Se soffri nel finale anche quando hai la fortuna di sbloccare la partita dopo sette minuti e di “chiuderla” a metà ripresa con la punizione di Luiz vuol dire che questa squadra, super favorita e super schiacciata dalle responsabilità, ha qualche limite.
Ma questa volta, almeno, la squadra convince per almeno un’ora di gioco. Attacca con continuità, gioca in modo fluido, ha più gamba di altre volte. La vittoria complessivamente è anche meritata ma quando Neymar non gira al meglio sono dolori. Forse non è un caso che i due gol brasiliani sono arrivati dalla difesa. Prima Thiago Silva (salterà la semifinale per squalifica) e poi Luiz hanno risolto i problemi che Fred sembra incapace di risolvere e che stavolta non è riuscito a risolvere nemmeno Neymar.
Dispiace per la Colombia che finora aveva sempre vinto e che anche stavolta ha dimostrato di non essere arrivata lì per caso. Con la Colombia esce anche James Rodriguez, il giovane fenomeno che anche in questa partita ha dato dimostrazione di grande classe e personalità e che ha pure segnato il suo sesto gol di questo Mondiale: per ora è lui il capocannoniere e potrebbe restarlo fino alla fine. A proposito della Colombia menzione di merito per Mario Yepes, migliore in campo e commovente.
Il Brasile è partito con il piede sull’acceleratore. L’atteggiamento tattico e mentale dei verde oro (c’entra la psicologa?) è decisamente diverso da quello delle precedenti quattro partite e probabilmente non c’entrano le scelte operate da Scolari, anche se l’apporto di Maicon sulla fascia è subito positivo e Fernandinho assicura qualcosa in più.
Tre azioni per il Brasile nei primi sette minuti (Yepes già in evidenza sulle chiusure) e poi il gol di Thiago Silva con il ginocchio sul calcio d’angolo. La Colombia si sveglia e la partita si accende. Potrebbe trovare subito il pareggio Cuadrado ma il tiro si spegne di poco a lato.
Il Brasile è più fluido in attacco, sulle fasce Maicon e Marcelo supportano sempre ma c’è sempre il difetto di scoprirsi troppo: e la Colombia imbastisce un terrificante contropiede, tre contro uno, che non si concretizza per la splendida chiusura di Thiago Silva e anche per l’ingenuità nell’ultimo passaggio di Cuadrado.
Ma complessivamente il Brasile non demerita. E’ il miglior primo tempo di questo Mondiale e lo confermano i dati statistici della Fifa: undici conclusioni verso la porta. E’ la dimostrazione che la squadra sembra essersi sbloccata.
La ripresa è giocata su ritmi molto più blandi ma le emozioni non diminuiscono. La Colombia segna un gol con Yepes su azione confusa ma l’arbitro annulla per un fuorigioco. E due minuti dopo David Luiz, uno degli idoli della folla, segna su punizione da 35 metri con un fortissimo tiro di piatto sul quale Ospina è un po’ in ritardo.
Sembra finita ma il Brasile evidenzia i consueti errori mentali. Non riesce a nascondere il pallone, si piace troppo cercando spettacolo nei momenti meno opportuni. La Colombia trova spazio per le ripartenze e trova un rigore per un fallo di Julio Cesar: la trasformazione di James Rodriguez è pari alla fama che accompagna questo ragazzo.
Nel finale, con il Brasile in evidente affanno, la Colombia ci ha provato buttando tanti palloni in area, conquistando alcuni corner ma senza mai trovare la deviazione vincente.