È durato circa un’ora e mezza, il vertice al Viminale sulla violenza negli stadi.
“Ci sarà un altro incontro e il ministro Alfano si è impegnato a portare, in un prossimo Consiglio dei ministri, dopo le dovute verifiche, un pacchetto di norme di cui oggi ci sono delle bozze” spiega Giovanni Malagò, presidente del CONI.
“Vogliamo aggredire l’argomento prima dell’inizio dei campionati – continua Malagò -. Ci dobbiamo agganciare alle esperienze all’estero e in particolare al modello inglese, punendo chi fa male e premiare chi fa bene”.
“Estrema durezza nei confronti di quei violenti che rovinano il calcio e la sua immagine”.Questa la linea emersa dalla riunione del Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica, riunitosi oggi al Viminale, presieduto dal ministro dell’Interno, Angelino Alfano. Oltre ai capi delle forze di polizia e dei servizi, hanno partecipato anche i vertici dello sport. Il Governo, è stato annunciato, ha allo studio degli “appositi strumenti normativi”.
In vista dell’avvio della prossima stagione calcistica, informa il Viminale, il Comitato ha condiviso l’esigenza di una strategia comune con i rappresentanti degli organismi calcistici professionistici circa gli ulteriori strumenti diretti a rafforzare l’attività di prevenzione e di contrasto dei fenomeni di violenza e illegalità connessi agli eventi sportivi. Ciò potrebbe avvenire anche con appositi provvedimenti normativi allo studio del Governo. Di questi provvedimenti si parlerà nel dettaglio nei prossimi giorni anche con i rappresentanti delle società e del mondo dello Sport.
Nel corso della riunione sono stati esaminati anche i risultati della ‘Task-Force per la sicurezza sportiva’ che ha consentito, da un lato, di elaborare un pacchetto di misure volto a favorire l’accesso alle manifestazioni calcistiche, anche attraverso la semplificazione delle procedure di acquisto di biglietti di ingresso e, dall’altro, di perfezionare le misure di contrasto degli episodi di violenza. I rappresentanti del mondo sportivo hanno espresso apprezzamento per il metodo di lavoro introdotto dal ministro dell’Interno Alfano, che ha il suo punto di forza nella condivisione delle iniziative con gli organismi sportivi.
Insieme ad Alfano, c’erano il viceministro, Filippo Bubbico, il capo di Gabinetto del ministro, i vertici nazionali delle Forze di Polizia, i responsabili delle Agenzie Informazione e Sicurezza, il sottocapo di Stato Maggiore della Difesa, nonchè il presidente del CONI, Giovanni Malagò, il presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio, Giancarlo Abete, il presidente della Lega Nazionale Professionisti Serie A, Maurizio Beretta, della Serie B, Andrea Abodi, della Lega Calcio Professionistico, Mario Macalli e della Lega Nazionale Dilettanti, Carlo Tavecchio.