C’è un paese in provincia di Agrigento, Siculiana, dove sta montando la protesta per i numerosi sbarchi di clandestini. Ne sono arrivati 144 lunedì sera e il numero complessivo dei migranti ospitati a Siculiana è salito a circa 500, ospitati in gran parte nella ex struttura alberghiera Villa Sikania.
Decine di cittadini hanno inscenato una protesta in strada indirizzando il malumore nei confronti della amministrazione comunale e del sindaco Mariella Bruno.
Il sindaco ha allargato le braccia, scaricando le responsabilità su un sistema che non riesce a far fronte al sempre maggior numero di sbarchi. “Nostro malgrado siamo stati invasi e non abbiamo avuto neppure la possibilità di dire no. I cittadini devono essere tutelati dallo Stato, invece siamo stati abbandonati. Hanno paura perché ogni qualvolta c’è uno sbarco a Porto Empedocle, un fiume di migranti poi si riversa nel nostro territorio. Siamo in emergenza è vero, ma non in guerra e nessuno ci può imporre l’accoglienza di così tanti immigrati. Il prefetto deve distribuire i migranti in arrivo anche sugli altri paesi dell’Agrigentino. Non c’è solo Siculiana”.
Per discutere dell’emergenza immigrazione è stata convocata anche una seduta urgente del consiglio comunale.