Virginio Merola, il sindaco di Bologna, ha annunciato il si alla registrazione dei matrimoni gay celebrati all’estero in seguito a uno scambio di battute con il consigliere comunale del Pd Benedetto Zacchiroli, che lo ha paragonato a Luigi de Magistris, che lo scorso 23 giugno ha dato il via libera alla disposizione dello stesso provvedimento per la città di Napoli.
“Questo passo lo faremo, andiamo avanti con il nostro programma, sia per quanto riguarda questo tema del riconoscimento dei matrimoni all’estero – ha dichiarato Merola – Siamo la prima città che ha avuto la prima sede storica del movimento gay con il sostegno del Comune. Siamo Bologna, non siamo una delle tante città d’Italia. Da qui è partito il movimento gay, qui è stato fondato, qui ha una sua sede storica che continua a migliorare col tempo, qui – rimarca il primo cittadino – abbiamo appena assegnato una sede bellissima ai trans, dove si svolge un servizio anche molto utile”.
Il provvedimento avrebbe anche valore legale: come ha spiegato l’ex magistrato, “la trascrizione mette a pari livello un matrimonio etero e uno omosessuale, per esempio per partecipare alle politiche sociali della città o all’assegnazione delle case”.