Categorie: Cronaca

È attraccata a Gioia Tauro la Cape Ray |Smaltirà le armi chimiche siriane in mare

È arrivata in porto a Gioia Tauro, accompagnata dalle motovedette della Guardia costiera, la nave statunitense Cape Ray, l’unità navale, partita da Rota in Spagna, che imbarcherà mercoledì il carico di armi e sostanze chimiche requisito al regime siriano di Assad e, attualmente, in rotta verso la Calabria a bordo del cargo danese Ark Futura.

La Cape Ray si occuperà di smaltire le sostanze chimiche in acque internazionali. L’unità navale è equipaggiata con il Field deployable hydrolysis system: due reattori “portatili” in titanio che neutralizzeranno le 560 tonnellate di iprite e precursori del sarin attraverso l’idrolisi (la scissione delle molecole in due o più parti per mezzo di acqua calda). Un sistema mai usato prima d’ora in mare aperto, ma che secondo Michael Lohan, portavoce dell’Opac, è “il più innovativo, sicuro e controllato per questo tipo di operazioni. Non ci saranno conseguenze per l’ambiente”.

La nave americana ha fatto il suo ingresso in un porto blindato, la zona rossa coinvolgerà un raggio di 1.100 metri intorno al luogo dello scarico delle armi. Attesa per mercoledì la nave danese. A dover passare da una nave all’altra saranno circa sessanta container, che saranno trasportati prima sulla banchina del porto e poi sulla Cape Ray. Tutte le armi verranno poi distrutte in mare.

Angelica Serrai

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