“Pistorius non soffre di alcun disturbo che possa averlo reso penalmente non responsabile dell’atto di cui è accusato”: è quanto affermato dai periti in conclusione alla perizia psichiatrica a cui è stato sottoposto l’atleta sudafricano nell’ambito del processo a Pretoria per l’omicidio della sua compagna Reeva Steenkamp.
Gerrie Nel, rappresentante dell’accusa, leggendo la perizia in aula ha infine affermato che “Pistorius era in grado di valutare che ciò che stava compiendo era male”: il procuratore ha sottolineato che tutti e 4 i periti, tre psichiatri e uno psicologo dell’ospedale psichiatrico di Pretoria, sono giunti alla stessa conclusione.
La perizia psichiatrica era stata ordinata dal giudice Thokozile Masipa, che presiede il processo, in seguito alla testimonianza di uno psichiatra secondo cui Pistorius era affetta da disturbo d’ansia generalizzato nel momento in cui aprì il fuoco contro Reeva.
Il processo si è riaperto questa mattina, 30 giugno, dopo sei settimane di interruzione: se ritenuto colpevole di omicidio premeditato, Pistorius rischia l’ergastolo.