Il premier Matteo Renzi, al termine di un lunghissimo confronto ha annunciato in conferenza stampa che la riforma della giustizia verrà portata a compimento in tempi brevi e si articolerà in 12 punti.
Secondo quanto riferito dal presidente del Consiglio la riforma avverrà in due mesi (60 giorni): “Vogliamo discutere della giustizia in modo non ideologico, sarà una discussione la più filosofica, concettuale e astratta prima di approvare la riforma per coinvolgere l’Italia su questo tema”. Il motivo? “Sono 20 anni che sulla giustizia si litiga senza discutere. Noi vogliamo cambiare metodo e discutere nel merito e possibilmente senza litigare”.
“Le correnti in magistratura hanno portato a discussioni di diritto, nascono da belle discussioni politiche ma siamo contrari alle carriere per appartenenza ad una corrente – ha commentato Renzi – Il governo riformerà anche il Csm, ma dopo le elezioni che porteranno al rinnovo delle cariche».
“Ci inchiniamo – ha aggiunto – non alla magistratura ma al concetto di indipendenza”. E il premier ha sottolineato: “Chi giudica non nomina, chi nomina non giudica”.
“Al termine dei mille giorni delle riforme noi puntiamo al processo civile in un anno per il primo grado” ha detto ancora Renzi.
In merito alla responsabilità civile dei giudici, il premier ha affermato che se un magistrato “sbaglia per dolo o per colpa grave è giusto che ci sia un sistema di responsabilità civile su un modello europeo”.
Renzi poi ha precisato che la riforma della prescrizione è una questione di “civiltà e la confermiamo” e che è necessaria “una normativa sul falso in bilancio degna di questo nome. Ci saranno due mesi per discutere e poi a settembre la faremo dentro la cornice complessiva della riforma”.
Infine la Costa Concordia sarà smaltita a Genova: “La soluzione sulla quale i privati hanno convenuto e che noi abbiamo autorizzato è quello che permetterà di intervenire nel porto di Genova”, ha concluso Renzi.