Claudio Salvagni, legale di Massimo Giuseppe Bossetti, il muratore di Mapello in carcere per l’omicidio di Yara Gambirasio ha fatto sapere che domani mattina sarà in tribunale a Bergamo e fino all’ultimo minuto utile decideranno se depositare una istanza di scarcerazione.
“Abbiamo discreti argomenti per chiedere la scarcerazione – ha chiarito – ma solo le ultime ore saranno decisive per le nostre valutazioni”. Oltre questo non fanno sapere altro. Non vogliono in alcun modo compromettere la loro strategia difensiva.
Intanto gli inquirenti bergamaschi hanno fatto sapere che “non risultano” dei risultati sulla comparazione di peli ritrovati sul corpo di Yara Gambirasio che siano riconducibili a Massimo Giuseppe Bossetti, il muratore arrestato per l’omicidio della tredicenne.
Era stato un consulente della Procura, Fabio Buzzi, in una trasmissione televisiva, “Segreti e delitti”, ad affermarlo, secondo una trascrizione dell’intervista diffusa dalla stessa trasmissione. “L’aver trovato tracce di materiale biologico addosso agli indumenti di Yara – ha detto il professor Buzzi nell’intervista – oltre che formazioni pilifere apposte sugli indumenti, è chiaro che dà una forza evidentemente, intuitivamente maggiore a questi due riscontri”.
“Si trattava di peli o di capelli?”, gli aveva chiesto il conduttore Gianluigi Nuzzi. “Noi non facciamo delle distinzioni”. La relazione ufficiale, secondo Segreti e delitti, sarà depositata a breve alla Procura di Bergamo.
“Il professor Buzzi non ha mai ricevuto un incarico diretto dalla Procura di Bergamo. La notizia da lui data circa la corrispondenza di una formazione pilifera all’indagato è totalmente priva di fondamento”, ha detto il professor Carlo Previderè, responsabile del laboratorio di genetica forense dell’Università di Pavia a proposito delle notizie circolate.
Secondo quando riporta “Il Corriere della Sera”, gli inquirenti stanno cercando di capire come mai particolari apparentemente marginali siano stati tenuti segreti da Bossetti, soprattutto perché avrebbero potuto spiegare la sua presenza a Brembate Sopra. A cominciare dalla passione per le lampade solari che avrebbe effettuato due volte a settimana per lungo tempo in un centro estetico vicino a casa di Yara Gambirasio.
Inoltre una soffiata sulle abitudini serali di Bossetti sarebbe arrivata in Procura. Il muratore di Mapello avrebbe passato intere serate in un discopub della Bassa Bergamasca, a circa 25 km da casa sua, dove si fa musica latino-americana. Il titolare del locale non ha però confermato ai carabinieri.
Anche alcuni suoi colleghi lo descrivono in modo diverso. Bossetti era solito sparire dal cantiere dove lavorare per delle ore senza dire a nessuno dove andare o cosa aveva da fare.