Margherita Hack è stata la prima donna in Italia a dirigere un osservatorio astronomico ed è stata fondamentale nel mondo della scienza grazie alle sue pubblicazioni di numerosi lavori originali destinati alle università. Le fu intestato anche un asteroide in segno di riconoscenza, chiamato “8558 Hack”.
Vegetariana dalla nascita – “Credo che uccidere qualsiasi creatura vivente, sia un po’ come uccidere noi stessi e non vedo differenze tra il dolore di un animale e quello di un essere umano” – la Hack si è distinta anche in campo sociale e politico candidandosi per ben due volte alle elezioni regionali nel 2005 e nel 2010, rispettivamente in Lombardia e nel Lazio. Il 2006 fu l’anno della candidatura alle elezioni politiche con Nichi Vendola. Ma ogni volta, anche se eletta, ha rinunciato al seggio per dedicarsi alla Scienza.
Ha fatto molto discutere la sua posizione schietta sull’eutanasia. La scienziata, infatti, non ha mai fatto mistero di ritenere la dolce morte “un diritto dell’individuo”, per sollevare dalla pena un uomo che soffre.“Ognuno ha il diritto di morire come vuole”, ha dichiarato spesso la scienziata. Certamente, avrà scelto un posto lì, nel cielo di notte, tra quelle stelle che lei amava studiare: “Penso che il cervello sia l’anima, non credo alla vita dopo la morte e tanto meno a un paradiso in versione condominiale, dove rincontrare amici, nemici, parenti, conoscenti”.