Ecco il calendario dei saldi estivi 2014, che in tutte le principali città italiane prenderanno il via sabato prossimo 5 luglio, con la sola eccezione di Napoli dove si parte invece il 2 luglio, mercoledì.
Come da tradizione, il via ufficiale alle vendite con lo sconto cade il primo sabato di luglio.
MILANO 5 luglio – max 60 giorni
TORINO 5 luglio – max 8 settimane
GENOVA 5 luglio – max 45 giorni
VENEZIA 5 luglio – 31 agosto
BOLOGNA 5 luglio – per 60 giorni
FIRENZE 5 luglio – per 60 giorni
ANCONA 5 luglio – 31 agosto
PERUGIA 5 luglio – max 60 giorni
ROMA 5 luglio – max 6 settimane
NAPOLI 2 luglio – max 60 giorni
BARI 5 luglio – 15 settembre
PALERMO 5 luglio – 15 settembre
CAGLIARI 5 luglio – max 60 giorni
REGGIO CALABRIA 5 luglio – 31 agosto
Anche se già da giorni, in qualche caso da settimane, sono cominciati a piovere i richiami alle promozioni in anticipo, allo sconto conveniente: via web per le catene e i grandi marchi, con telefonata, sms o cartoncino d’invito dal singolo negozio. Un gesto di attenzione apprezzato dalle clienti più fedeli, stigmatizzato invece da alcune associazioni di categoria che accusano i ‘saldi striscianti’ di ”drogare il mercato”. I saldi 2014 saranno in tutti i casi un banco di prova importante per i consumi, un test per i saldi per la prima volta sotto il segno del bonus da 80 euro messo in busta paga dal governo. Contingenza che carica di aspettative i commercianti, dopo anni di crollo della spesa delle famiglie.
Dal 2008 ad oggi i consumi alla voce saldi sono calati di 2,2 miliardi di euro, secondo i calcoli del Codacons che prevede acquisti in flessione (-8%) anche quest’anno anche se l’effetto-bonus frenerà la discesa, dice l’associazione dei consumatori. Con uno scontrino medio che non supererà i 65 euro. ”Le aspettative in effetti sono alte – dice Massimo Torti, segretario generale di Federazione Moda Italia, aderente a Confcommercio – da troppo tempo gli italiani non rinnovano il loro guardaroba. Si spera sia l’occasione di una boccata d’ossigeno per un settore in agonia”. Le cifre snocciolate da Federmoda Italia parlando di segno meno (-2%) anche nei primi 5 mesi del 2014, ”che si aggiunge a un 2013 caratterizzato da un calo di circa 10 punti”.
Abbigliamento in calo del 4% nei primi mesi dell’anno, lo stesso per gli articoli sportivi, crollo del 10% per la pelletteria. L’unica voce positiva sono gli accessori che segnato +4%: una cravatta, un foulard, una sciarpa bastano insomma a darsi un look nuovo, senza prosciugare il portafogli. ”Il calo delle vendite rispetto ai precedenti saldi del 2013 si attesterà attorno al -8%, con una spesa procapite che non supererà quota 65 euro” è la previsione del Codacons. ”Meno di una famiglia su due (il 45% circa) approfitterà dei saldi per fare qualche acquisto, prestando molta più attenzione degli anni passati al fattore prezzo e confrontando i listini dei vari negozi prima di effettuare compere”.
Riguardo alla consuetudine sempre più consolidata, di battere sul tempo la concorrenza con i saldi anticipati, ”non c’è nulla di scandaloso – dice Mauro Bussoni segretario generale della Confesercenti – in tempi di magra le forme di promozione e marketing sono molteplici, si va dall’email, all’invito con aperitivo, Sono forme di attenzione che il cliente gradisce. Ed è una reazione del piccolo negozio per fronteggiare la concorrenza spietata delle grandi catene”.