Nemmeno un tifoso all’aeroporto di Malpensa per il ritorno in Italia della Nazionale azzurra eliminata dal Mondiale dopo la sconfitta con l’Uruguay.
Meglio così, soprattutto per i componenti della delegazione, ma l’indifferenza è il segnale di come l’Italia non abbia più il seguito popolare di altri tempi. Nulla a che fare con i pomodori del dopo Corea o le tante polemiche seguite alla eliminazione del 1974, con tanto di “vaffa” di Chinaglia a Valcareggi.
L’Italia è da ricostruire e l’unica novità – nemmeno così grossa – è la disponibilità di Pirlo a continuare la sua esperienza in maglia azzurra. “Se dovessi servire al nuovo ct verrò volentieri” si legge sul profilo Twitter della nazionale italiana.
Oggi gli #Azzurri tornano in Italia. #Pirlo: “Se dovessi servire al nuovo Ct, verrò volentieri” http://t.co/cm4EZWtayH #VivoAzzurro #ITA
— Nazionale Italiana (@Vivo_Azzurro) 26 Giugno 2014
Una disponibilità che può rappresentare un bel segnale che cade però nel vuoto in un momento in cui – dopo le dimissioni del presidente Abete e del ct Prandelli – la Federazione calcio è completamente azzerata. Il prossimo consiglio federale potrebbe fare chiarezza ma nelle ultime ore si è fatta strada l’ipotesi di un commissario (Albertini resta comunque in pole position).
Non c’è dubbio che chiunque sia il nuovo ct (Allegri? Mancini?) la disponibilità di Pirlo rappresenta un bel segnale ma dopo il fallimento dei due Mondiali è chiaro che servirà una rifondazione che parta dalle fondamenta.
#ITA Le parole di Andrea #Pirlo che i Tifosi #Azzurri volevano sentire… #VivoAzzurro #Nazionale #Italia pic.twitter.com/izNKW5qXqw
— Nazionale Italiana (@Vivo_Azzurro) 26 Giugno 2014