Marylin Fusco e Maruska Piredda, due consigliere regionali in Liguria, sono finite ai domiciliari con l’accusa di peculato relativa alle spese “pazze” fatte con i soldi del gruppo consiliare in Regione dell’Italia dei Valori nel 2012.
Secondo l’accusa avrebbero pagato con i soldi del partito dai pranzi ai gelati, dal taxi per andare dall’estetista al cibo per gli animali, fino ai “gratta e vinci”. Tutte voci di spesa che finivano nel bilancio del gruppo consiliare.
Piredda è stata convocata negli uffici della Finanza a Genova e arrestata in esecuzione di una misura di custodia emessa dal gip di Genova. È stata trasferita nella sua casa di Milano. Fusco è agli arresti domiciliari a Montecatini.
Le spese fatte dal gruppo regionale ligure dell’Idv nel 2012 erano finite sotto inchiesta della Procura di Genova nell’autunno dello stesso anno. A gennaio 2013 scattarono gli avvisi di garanzia per peculato per quattro ex consiglieri regionali del partito e due funzionari: Scialfa, Piredda, Fusco Quaini, passato poi in Sel e dimessosi alcuni mesi fa da consigliere regionale. Furono indagati anche il tesoriere del gruppo, Giorgio De Lucchi e una sua conoscente.
Marylin Fusco nel maggio 2010 viene eletta consigliere regionale e successivamente nominata vicepresidente della giunta regionale Assessore all’Urbanistica. Nel novembre del 2012 aderisce a “Diritti e Libertà” diventandone capogruppo in consiglio.
Maruska Piredda invece era la “pasionaria” hostess precaria dell’Alitalia che aderì all’Italia dei Valori; nel febbraio 2009 è stata candidata con Idv alle elezioni europee, senza successo, dello stesso anno per il collegio Nord Ovest.
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