Il consiglio comunale di Venezia, travolto dalla vicenda Mose, è giunto al capolinea. Alla fine di una seduta-fiume durata quasi 10 ore, 24 consiglieri di maggioranza hanno rassegnato contemporaneamente le dimissioni, facendo decadere l’intera assemblea municipale.
Ultimo atto di una seduta accesa e spesso interrotta dal pubblico che urlava “dimissioni”, l’approvazione del rendiconto 2013 e di una mozione in cui si sollecita una commissione parlamentare d’inchiesta. Assente il sindaco Orsoni, finito in manette per gli appalti truccati legati al sistema di protezione della città di Venezia dall’acqua alta.
Ieri, in conferenza stampa a Montecitorio, l’ex presidente della Regione Veneto, Giancarlo Galan, si è difeso dalle accuse che lo vedono coinvolto nello scandalo Mose, e per le quali pende alla Giunta per le autorizzazioni, una richiesta di arresto: “Sono stato investito da un ciclone umano, mediatico, giudiziario che mai avrei pensato – ha detto. – Su di me ho sentito molte fesserie”.