Continua la scia di sangue che unisce polizia cinese e separatisti uiguri in Cina. Nella regione autonoma dello Xinjiang si è consumato l’ennesimo attentato: in un commissariato di polizia è stato azionato l’esplosivo nascosto in un’automobile.
La reazione della polizia è stata immediata: gli agenti hanno giustiziato per terrorismo 13 persone, i presunti terroristi, appartenenti agli uiguri, una popolazione religione musulmana e turcofona che rappresenta il 46% degli abitanti della regione. A fine maggio un altro attentato al mercato di Urumqi aveva fatto 39 vittime: le autorità cinesi attribuiscono la responsabilità proprio agli uiguru.