Il leghista Calderoli ha commentato insieme ai giornalisti l’intesa raggiunta tra il governo e le opposizioni sugli emendamenti che portano la sua firma e quella di Anna Finocchiaro sulla riforma del Senato. “Trovata la quadra: depositati gli emendamenti a firma Calderoli e Finocchiaro alla riforma che è in grado di partire serenamente. Andiamo verso un vero Senato delle Autonomie – spiega Calderoli – come quello tedesco dotato di pieni poteri, le regioni incrementano propria autonomia e principi federalismo fiscale saranno costituzionalizzati”
“È stato faticoso – dice Anna Finocchiaro del Pd –ma alla fine abbiamo presentato dei buoni emendamenti. Ora la commissione può cominciare a discutere e a votare per garantire quei tempi che avevamo promesso ed arrivare al voto in aula entro luglio”. Sono in tutto venti gli emendamenti depositati in commissione Affari costituzionali del Senato.
“Il Senato della Repubblica è composto da 95 senatori rappresentativi delle istituzioni territoriali e da 5 senatori che possono essere nominati dal presidente della Repubblica”. Lo prevede un emendamento dei relatori al ddl sulle riforme: 74 senatori sono eletti tra i consiglieri regionali, 21 tra i sindaci.
Arriva anche il commento del premier Renzi sull’accordo: “Il Senato non sarà elettivo. Infrastrutture, energia, commercio con l’estero, promozione turistica sono materie che passano dalle Regioni allo Stato, il Cnel viene abolito, le indennità dei consiglieri regionali diventano come quelle dei sindaci. Si tratta di un ottimo punto di arrivo”.