Dieci persone sono finite in manette nell’operazione “San Luigi” per maltrattamenti ai pazienti degli “Istituti Polesiani” di Ficarolo, una struttura sanitaria per malati psichici. Secondo le indagini dei Nas di Rovigo, la violenza e la brutalità nei confronti di pazienti inermi erano frequenti e abitudinarie. Gli arrestati sono sette donne e tre uomini; due persone, probabilmente inservienti dell’istituto, sono state fermate all’interno dello stesso, mentre le altre sono state prelevate all’alba di questa mattina dalle loro abitazioni.
Nel corso della complessa indagine determinanti sono state le riprese ottenute dalle telecamere nascoste, che hanno consentito agli investigatori di monitorare la situazione all’interno dell’ospedale. L’indagine aveva preso il via dalla denuncia presentata da alcuni parenti delle vittime che avevano notato lividi ed ecchimosi sul corpo dei loro familiari ospiti della struttura. I maltrattamenti, consistenti in schiaffi, pugni, spintoni, tirate di capelli, umiliazioni e vessazioni erano, secondo le accuse, all’ordine del giorno.
La struttura sanitaria avrebbe nascosto dietro le finestre chiuse un vero e proprio lager, in cui erano costretti coloro che avevano maggior bisogno di cure e affetto. Alle richieste dei familiari delle vittime di avere chiarimenti, il personale dell’Istituto si giustificava, ogni volta, sostenendo che gli ospiti si erano infortunati a causa delle precarie condizioni fisiche, derivanti da problematiche motorie o da malattie psichiatriche. Le indagini sono in corso per accertare eventuali responsabilità di altre persone, anche esterne alla struttura.