Maltrattamenti e farmaci sbagliati agli anziani | Ai domiciliari due donne nel Milanese /VIDEO

di Redazione

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Maltrattamenti e farmaci sbagliati agli anziani | Ai domiciliari due donne nel Milanese /VIDEO

| giovedì 19 Giugno 2014 - 19:43

Due operatrici della casa di cura Villa Clara di Vaprio d’Adda (Milano) sono state arrestate dalla Guardia di Finanza per maltrattamenti nei confronti degli anziani ospiti. Decisive le registrazioni effettuate all’interno della struttura con microfoni e microtelecamere nascoste.

Le due operatrici finite agli arresti domiciliari, la 67enne Rosa Murro e Lilla Guia, 57enne di origini ucraine: secondo l’accusa le due donne per diversi mesi avrebbero sottoposto gli anziani a maltrattamenti fisici e psicologici “assoggettandoli a penose condizioni di vita”.

Tra i 15 indagati ci sono operatrici, inservienti, infermieri e il medico consulente che operava nella casa di cura. Le accuse a vario titolo sono maltrattamento e abbandono di persone sottoposte alla custodia, nonché violazione dell’obbligo di referto da parte del medico.

Le indagini sono partite nel novembre 2012 della segnalazione di un militare della guardia di finanza in servizio alla tenenza di Gorgonzola. Sono stati quindi ascoltati i familiari degli ospiti della casa di cura, e attraverso microfoni e microtelecamere nascoste all’interno della struttura sono stati accertati numerosi episodi di abusi.

“Nelle varie riprese eseguite – ha spiegato in una nota la Guardia di Finanza – sono emerse le quotidiane ingiurie e percosse inflitte a un’anziana ospite inferma e affetta da demenza senile, e l’abbandono di una degente in un locale adibito ai servizi igienici”. Agli anziani, inoltre, questa è l’ipotesi, venivano somministrati farmaci scaduti o sbagliati a causa dell’assenza di un programma terapeutico. Gli ospiti, quando protestavano o cercavano di chiamare aiuto, per ritorsione venivano insultati, percossi o costretti a rimanere a letto per giorni interi.

È inoltre risultato che gli infermieri lavoravano tutti in nero e senza qualifica. La retta della struttura privata, che non è convenzionata con la Regione Lombardia, costava alle famiglie degli anziani circa 2.500 euro al mese.

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