Punta a conquistare il grande spazio che si colloca tra il centro e la destra, il nuovo soggetto politico fondato da Corrado Passera, l’ex ministro dell’esecutivo di Mario Monti, nome di spicco dell’economia italiana ed europea. Nato come un movimento, Italia Unica è diventato un partito e il congresso fondativo dovrebbe svolgersi a Roma entro il mese di ottobre, per l’elezione degli organi direttivi.
L’obiettivo è quello di conquistare lo spazio lasciato libero dopo la scissione del Pdl, con Forza Italia che ha perduto una parte del suo elettorato – come hanno dimostrato le elezioni Europee – e con il leader storico Silvio Berlusconi “azzoppato” dalle vicende giudiziarie in cui è coinvolto. Spazio attualmente occupato dal Nuovo Centrodestra di Angelino Alfano e da Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni: partiti con cui comunque sarà inevitabile intavolare un dialogo.
Ed è iniziato così il lavoro sull’intero territorio nazionale per radunare liberali e popolari. Al lavoro, oltre ai dieci componenti del gruppo dello start-up, ci sono adesso anche gli “ambasciatori” del movimento, i cosiddetti Cento Unici, ai quali è stato chiesto di promuovere il nascente “partito”, raccogliere le adesioni di simpatizzanti ed attivisti, divenendo punto di riferimento in ogni angolo del Paese.
Ma chi sono e chi c’è fra i Cento Unici che hanno sottoscritto il documento di adesione al progetto? Alcuni hanno esperienze da parlamentare, come l’avvocato Giulia Buongiorno, proveniente dall’esperienza di Futuro e libertà di Gianfranco Fini; alcuni fanno parte del gruppo di lavoro dello start-up, come la moglie di Passera, Giovanna Salza. Tra il pubblico che ha assistito alla convention a Roma, anche l’ex ministro del Governo Monti, Anna Maria Cancellieri. Per il resto si tratta di rappresentanti della cosiddetta “società civile” : imprenditori, professionisti, impiegati anche della pubblica amministrazione, provenienti da quasi tutte le regioni.
L’unico soggetto politico ufficialmente presente con una propria delegazione è stato il Movimento Nuova Repubblica, rappresentato anche fra i Cento Unici dal segretario Nazionale Manfredi Ravetto e dal componente della Direzione Dario Pennica: “Il progetto di Passera – spiega il giornalista palermitano, che ricopre la carica di segretario regionale di MNR – è credibile, realizzabile. E vi sono molti punti in comune con il nostro”.
“E l’idea del ‘cantiere’ proposta da Passera ci piace. A Roma si è respirata una bella atmosfera ed il programma è basato su fatti concreti e azioni realizzabili in grado davvero di rimettere in moto l’economia e dare una bella scossa al sistema. Siamo pronti – ha aggiunto Pennica – a dare il nostro contributo. Senza escludere quindi una successiva alleanza per le elezioni: le regionali del prossimo anno e le politiche quando arriveranno. Noi intanto siamo già pronti, per esempio, con un candidato forte ed autorevole in Calabria e abbiamo le idee chiare per il Veneto (regione dove vive e lavora Ravetto n.d.r)“.
Intanto Passera, che poco più di anno fa è stato un papabile per la guida del Governo dopo le dimissioni di Mario Monti, è sempre più protagonista di talk show in tv e sulle pagine dei maggiori quotidiani. Prossima uscita pubblica la presentazione del suo libro “Io siamo” (che poi è il leit motiv del movimento), che uscirà il 9 luglio pubblicato da Rizzoli.